Un primo della tradizione: Agnolotti alla piemontese


 

   Agnolotti alla piemontese, un primo piatto della tradizione  tanto amato dai più grandi ma anche dai più piccoli. L'origine del nome è incerta, si possono trovare tre teorie. 

  La prima, quella popolare la identifica nel nome di un cuoco, Angiolino detto Angelòt. Originario del Monferrato, si dice avrebbe messo a punto la ricetta, da li la specialità di Angelòt e quindi Agnolotto. 

  La seconda dice arriverebbe dal nome anolòt, il nome piemontese del ferro che veniva usato per tagliare la pasta che gli dava una forma ad anello. Per alcuni questa sarebbe la prima forma degli Agnolotti. 

  La terza viene da un libro scritto nel 1814 "La nuovissima cucina economica". Sarebbe il primo nel quale appare la ricetta degli "Agnolotti alla piemontese" Il suo autore era un cuoco che per migliorarsi viaggiò in tutta Europa, da li arriva il suo libro. Il suo nome era Vincenzo Agnoletti.


Libro "La nuova cucina economica" 
Vincenzo Agnoletti
Immagine dal web

Estratto dal libro "La nuova cucina economica"
Vincenzo Agnoletti
Si può vedere l'ultima ricetta della pagina
Agnolotti alla Piemontese
Immagine dal web 




   La loro origine è da attribuirsi principalmente dalla zone del Monferrato, province di Asti e Alessandria, ma sono diffusi in tutto il Piemonte. La loro forma tradizionalmente è quadrata con il classico ripieno d'arrosto, generalmente avanzi, e chiuso in due foglie di pasta all'uovo. 


  Esiste un tipo di Calliano, in provincia d'Asti, unico in tutto il Piemonte, infatti il loro ripieno è fatto con la carne d'asino. Vengono chiamati, per l'appunto,  agnolotti d'asino. 
    
   Quello di cui si può essere sicuri è che sono un classico della cucina popolare, in quanto per fare sia il ripieno che il condimento vengono usati gli avanzi dell'arrosto, tipico della tradizione contadina di evitare gli sprechi. 


   Sono stati inseriti nell'elenco dei "Prodotti agroalimentari tradizionali italiani", stilato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Di conseguenza sono tutelati secondo un disciplinare della regione Piemonte.




   Piccola curiosità:

 Giuseppe Culicchia, scrittore, saggista e traduttore italiano nato a Torino, nel 2016 ha pubblicato un piccolo racconto autobiografico dal titolo "Agnolotti". Ci porta nei primi anni settanta, in mezzo al primo amore, biciclette e racconti di vita quotidiana di quelli anni con un non so che di nostalgico. Ma l'elemento principale sono proprio loro, gli Agnolotti! Ci viene descritta la rivalità tra la proprietaria del bar-trattoria Agnese e sua madre, per sapere chi li fa più buoni, la scommessa di un suo parente che decide per 100.000 lire di sfidare suo padre assicurando di essere assolutamente capace di mangiare cento Agnolotti fatti da sua madre, la fine non ve la svegliamo! Il libro si conclude con una breve storia della loro provenienza e qualche ricetta, che comprende anche quelli al "Plin" e i ravioli.



 

   Vi aspettano nel nostro menu alla carta, uno dei primi più amati, impossibile resistere alla loro bontà!



Fonti: Wikipedia

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