Una pianta dai mille usi, la Lavanda

 

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  Lavanda, nome scientifico Lavandula, una delle piante più conosciute, tutti riconoscono il suo profumo. La sua storia è antica quanto misteriosa, infatti si sa che veniva usata fin dai tempi dei romani e anche più indietro, ma il suo percorso storico è incerto. Il barone Gingins-lassaraz, nel suo "Histoire naturelle des lavandes" del 1826,che possiamo trovare alla pagina 358 del "Journal des savants",  vede in Dioscoride e Plinio il Vecchio i primi percursori nel suo studio. In particolare Dioscoride sarebbe stato il primo a citare, nel 50 d.c., un erba odorosa di nome Stoecha, che prende il nome dalle isole Stecadi. In queste isole è infatti diffusa una pianta che si chiama Lavandula Stoechas. 

  Nella realtà il nome di Lavanda non compare mai ne in Dioscoride, ne in "Naturalis historie" di Plinio il Vecchio, il quale descrive il Nardo e le sue tre specie: quello di Siria, delle Gallie e infine quello di Creta.    

Cura dell'igiene del corpo nel Medioevo
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  In realtà il suo nome deriva dal gerundio latino del verbo "lavare" (lavandus, lavanda, lavandum, che dev'essere lavato) per il suo utilizzo nell'antichità, ma soprattutto al Medioevo, per detergere il corpo. 





  Pianta molto versatile, può essere usata in tantissimi modi, dalla profumazione degli ambienti, armadi e cassetti della biancheria anche con la funzione di allontanare gli insetti, alla cosmesi. Ad esempio qualche goccia di acqua di lavanda dietro la nuca è una prevenzione contro i pidocchi. Il suo olio essenziale ha tantissime proprietà officinali, usato come calmante per rilassare i muscoli, contro il mal di testa da stress e tensione, contro il raffreddore, sono solo alcuni dei mille benefici.



 

  Un pò meno conosciuto è il suo uso nell'ambito culinario. Sia i fiori che le foglie sono commestibili e posso essere usate per tisane, aiuta la digestione, diuretica, antidepressiva, antiossidante. Non solo tisane ma si possono realizzare anche piatti sia dolci che salati. Molto raffinato è il risotto alla lavanda; ci sono due versioni per farlo, la prima usando il brodo vegetale nel quale vengono aggiunti due spighi di fiori. La seconda tritando le foglie senza i fiori e aggiungendo insieme rosmarino e scalogno. Di effetto anche lo stinco ai fiori di lavanda, la si può aggiungere anche ai mix di erbe di Provenza sulla carne in generale. Molto golosi i biscotti e la panna cotta.

  Si possono anche realizzare rinfrescanti aperitivi, oppure la versione alla lavanda del cocktail Morning Glory, ma anche una deliziosa e delicata limonata.

Limonata alla lavanda
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  Insomma, mille usi diversi per sbizzarirsi come si preferisce! L'unica indicazione è quella di dosarla in quantità ridotte, il suo sapore è molto intenso!







   In conclusione, non una semplice erba decorativa, dal profumo amato da tutti, o quasi, ma usata in cosmesi e per profumare, per realizzare piatti e bevande, nasconde tante proprietà benefiche per il nostro corpo. E ricordate, un sacchettino di fiori di Lavanda dentro alla fodera del cuscino vi aiuterà ad avere un sonno perfetto!



Fonti: Wikipedia

         Cucina italiana 

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